Buon “periodo boh”

Sinceramente penso che questo sia uno dei periodi “boh” più belli che ho avuto, ma vi spiego meglio..!
Dovete sapere che l’Essere (di cui sotto avete avuto una buona descrizione) non si è più fatto sentire, vive in pace e tranquillità nella bolla di sapone che condivide con la ragazza, senza degnarmi neanche delle attenzioni che potrebbe riservare ad un’amica.
E’ vero, sua nonna è stata operata da poco e lui deve stare da suo nonno (bravo omino di casa?) ma questo non gli impedisce di sicuro di prendere in mano un fottuto -pardon!- cellulare e mandare un fottutissimo – ripardon! – “ciao :)”!
Come se io non l’avessi cercato, no?!
Sì, lo so, non avrei dovuto, ma, nonostante l’alta temperatura raggiunta dal mio cellulare, non ho potuto resistere alla tentazione.
Comunque, date le sue risposte vaghe e quasi fredde ho deciso di non farmi più problemi per lui, perchè non è giusto nei miei confronti nè in quelli di chi mi sta accanto: non voglio sembrare una bambina che ha perso il suo passatempo preferito.
Quindi, superato un leggero momento di smarrimento, sono entrata nel cosiddetto “periodo boh“.
Vi chiederete, probabilmente, cosa sia tale idiozia (se non ve lo state chiedendo tranquilli, o non vi interessa, o ci siete passati anche voi, in ogni caso non siete da ricovero v.v).

Avete presente quel periodo in cui appena vedete un ragazzo (parlo da femmina, ma vale anche come “ragazza”) iniziate ad analizzarlo, chiedendovi, magari, se lui sta facendo la stessa cosa con voi?
Quel periodo in cui alternate momenti di serenità estrema ad altri di depressione
cronica(alla schopenhauer, per intendersi)?

Quando vi sentite belle e ad un certo punto vi crolla il mondo addosso o ,al contrario, vi sentite brutte (da nascondervi), ma uno sguardo particolare, un sorriso di qualche sconosciuto, un qualcosa quasi impercettibile, vi fa cambiare idea, facendovi sentire bene con voi stesse?

Beh, io sto attraversando proprio un periodo così!
Non so, magari mi prenderete per lunatica o magari è colpa degli ormoni o dell’atmosfera natalizia, o dei castelli mentali che mi faccio, eppure mi sento così: bene e male allo stesso tempo!

Si potrebbe dire che io sia in una fase di equilibrio (moooolto) precario, però mi piace!
E, per una delle poche volte, mi piaccio.
Mi piaccio così come sono, con le mie paturnie e i miei mondi di carta:
in equilibrio.

P.S. Alla fine, perchè “boh”?
Beh perchè non so neanche io cosa mi stia succedendo, però spero continui il più possibile!

Modalità oggetti che scottano: ATTIVATA!

E’ successo di nuovo!
Per la nonsoquantesima volta mi ero ripromessa che non sarebbe più stato al centro dei miei pensieri, di non scrivergli perché non è giusto, anche perché alla fine quella che ci sta male son sempre io…
Magari avreste bisogno di un chiarimento, o magari ne avrei bisogno io. Sì, soprattutto io.
Ci sarà tempo anche per questo…
Definiamo lui come un normalissimo ragazzo di cui sono cotta da più o meno 6 anni (ebbene sì!) e che mi ha notata veramente solo a partire da 4 mesi a questa parte, MMM. Deve essersi tipo svegliato da un sonno catartico o qualcosa del genere perché tutt’a un tratto mi rivolgeva le cosiddette “attenzioni sperate” (EVVIVA!).
Peccato che in quanto a situazioni sentimentali non mi vada mai tutto liscio, c’è sempre qualche intoppo o, in questo caso, qualcuno di troppo, anche se, vista da un’altra prospettiva, quella di troppo potrei essere io, vabbè tralasciamo questa visuale (u.u), dicevo…
Peccato che c’è LEI, ovviamente, la sua ragazza, amore, fantastica e alquanto attraente, con cui sta ormai da un anno e tre mesi, CIRCA.
A questo punto sarebbe facile per voi pensare: “Che stronza che sei, ci provi con uno fidanzato!”
Ma è proprio qui che vi sbagliate!
Io cerco di trattenermi dallo stargli vicino assillandolo (sono una persona abbastanza possessiva – maledetta me!), anche se è mooooooooooolto difficile, lui è un po’ come il serpente che mi tenta con la mela.. E’ lui che, dicendo che siamo solo amici (chiamandomi “tesoro, solo mia” e cazzate varie) ne approfitta e mi abbraccia, mi guarda in continuazione (sguardi languidi, di quelli che fanno sciogliere), mi bacia sul collo e altri particolari tipo strusciatine varie (riguardo alle quali – Ovviamente! – non voglio approfondire qui e adesso).
Certamente queste attenzioni le gradisco – come non potrei, dopo averle aspettate così tanto! – ma non posso fare a meno di sentirmi in colpa e attratta allo stesso tempo.
So che devo eliminarlo dal cassetto “POSSIBILITA'” e fissarlo con la Super Attack nel cassetto “AMICI, SOLO AMICI, NIENTE DI PIU'”, ma non ce la faccio, o almeno, non del tutto… L’unica consolazione è il fatto che ci vediamo pochissimo perché lui è di un’altra città e scende qui solo per le feste, soprattuto….
Da tutta questa situazione, che vi ho riassunto e semplificato mooooolto – tipo versione per bambini xD – ne è scaturita, parlandone con la mia Best, che devo smetterla (sì, si sapeva gia, ma è meglio ripetere il concetto): smettere di scrivergli o di sperare che lui mi scriva (anche se negli ultimi tempi lui era diventato più assillante di me).
In conclusione, cari oggetti attorno a me che amo tanto, se mi rivedrete pronta a mandargli un messaggio o troppo felice perchè lui mi ha scritto, ve ne prego, iniziate a bruciare! Non so, scottatemi, autoincendiatevi, ma fate qualcosa affinchè io lasci perdere e, perdinci, vada avanti, chiudendo definitivamente il SUO capitolo.

Ve ne sarei molto grata.

P.S. Tutti i (mal)consigli son ben accetti!

Ritrovarsi

Alla fine sono crollata.

Ho delle difese così penose?

E’ basato così poco… Un Abbraccio.

Un semplice abbraccio e il mio cuore si è disteso per qualche minuto.

Un mio abbraccio.

Mi son ritrovata a piangere abbracciata a me stessa: che fossi l’immagine della solitudine, beh, non c’era alcun dubbio.

Forse avevo solo bisogno di riconciliarmi con me stessa; mi stavo allontanando troppo dalla Me premurosa e preoccupata, stavo diventando fredda e distaccata.

Sei mesi il mio cuore ha resistito, per così tanto tempo mi son trattenuta: niente lacrime, nessuna debolezza.

Che ragionamento stupido.

Per sei mesi ho represso i miei sentimenti e le mie emozioni senza sfogarmi.

Il cuore si stava indurendo, si stava macchiando di orribili parole, sensazioni vissute e volentieri dimenticate.

E se l’unica cosa di cui avessi bisogno fossero degli abbracci sinceri?

Sì, quegli abbracci in cui senti di poter arrivare all’anima di chi hai di fronte e toccarla senza paura di ferirti, perché quella che stai abbracciando è una persona speciale.

Quegli abbracci che ti alleggeriscono, che ti fanno sentire libera e protetta:

Ecco, quella notte ho abbracciato la mia anima.

Auguri Italia: 150 anni (di sogni e di incubi)

Ci sarebbero troppe cose da dire e adesso ho troppo poco tempo per dirle tutte,

tra latino e la preparazione per la gita imminente.. 😀

Quindi,

Tanti auguri a tutti gli italiani,



sia a quelli che si sentono tali,

sia a quelli che si vergognano di esserlo,

nella speranza di un futuro migliore, o almeno,

meno peggio.

S.

Troppi pensieri.. Serve un taglio.. Netto!

Continuo a pensare a tutto quello che è successo,

Fatti contraddittori che pensavo non sarebbero mai accaduti…

Continuo a pensare perché ho voluto conoscerti più a fondo..

Continuo a pensare a quanto soffro per amicizie false, che non sembra(va)no tali…

Continuo a pensare a quanto poco soffro in alcuni casi per amicizie che sembravano importanti ma basate su falsi preconcetti…

Continuo a pensare a quanto vorrei parlare con te, a quanto vorrei che fossi tu a cercarmi, per una maledetta volta…

Ma intanto cosa CAZZO continuo a pensare?!?!?!

I fatti parlano da soli.

– Non te ne frega niente della nostra amicizia, o almeno io pensavo fossi mio AmicO! Ma ancora una volta mi hai illuso con i tuoi giri di parole..

– Non ti fai mai sentire, mai una cazzosa volta che tu ti faccia sentire!! Oh, ma chi ti credi di essere?!?! Pensi di poter approfittartene così?!?!
Beh, se è questo quello che pensi, ti dico già che hai SBAGLIATO PERSONA!

IN conclusione non te ne frega un benemerito cazzo,
Ma va bene,
Il fatto è che dovresti almeno avere la dignità e le PALLE di dirmelo in faccia,
E non nasconderti dietro a un velo di silenzio.

Non ti reputavo una persona così MENEFREGHISTA!

Sai, spero di sbagliarmi, vorrei veramente che mi contraddicessi con i fatti, ma non è accaduto, non sta accadendo e probabilmente non accadrà, perché della mia amicizia,
te ne fotti altamente!

Comunque andrà a finire…
Sai che ti voglio bene..
Questo basta e avanza…

Non so proprio cosa altro dirti…

Anzi sì, Caro ragazzo, Svegliati!
Perchè se continui così perderai amicizie e persone importanti, e quando te ne accorgerai sarà troppo tardi, perché ormai loro si saranno allontanate da te!

Come sta succedendo adesso…

. . .

NO al razzismo!!

Una donna bianca, di circa 50 anni, prende posto in classe economica di fianco
ad un nero.
Visibilmente turbata, chiama l’hostess.
“Che problema ha signora?” chiede l’hostess.
“Ma non lo vede?” risponde la signora “mi avete messo a fianco di un nero! Non
sopporto di rimanere qui. Assegnatemi un altro posto”.
“Per favore, si calmi” dice l’hostess “Perchè tutti i posti sono occupati. Vado a vedere se ce n’è uno disponibile”.
L’hostess si allontana e ritorna qualche minuto più tardi.
“Signora, come pensavo, non c’è nessun altro posto libero in classe economica. Ho parlato col comandante e mi ha confermato che non c’è nessun posto, neanche in classe executive. Ci è rimasto libero soltanto un posto in prima classe.”
Prima che la donna avesse modo di commentare la cosa, l’hostess continua:
“Vede, e’ insolito per la nostra compagnia permettere a una persona con
biglietto di classe economica di sedersi in prima classe. Ma, viste le circostanze, il comandante pensa che sarebbe scandaloso obbligare qualcuno a sedersi a fianco di una persona sgradevole”.
E, rivolgendosi al nero, l’hostess prosegue: “Quindi, signore, se lo desidera,
prenda il suo bagaglio a mano che un posto in prima classe la attende…”
E tutti i passeggeri vicini che, allibiti, avevano assistito alla scenata della signora, si sono alzati applaudendo.

[“L’unika razza che conosco è quella umana”]